In Autunno scaldarsi con il condizionatore conviene!

Siamo in un periodo in cui all’esterno non c’è né caldo né freddo. Le giornate scorrono serene con temperature che si aggirano intorno ai 20 C°, siamo in autunno.

Spesso accade che la sera le temperature scendono e dentro il nostro ufficio o la nostra casa iniziamo a sentire freddo..complice anche il fatto che siamo magari fermi davanti al computer o in poltrona a rilassarci.

Ed è proprio in questo momento che pensiamo che accendere il riscaldamento per stare un po al caldo non sarebbe male.

Da qui iniziamo a domandarci..:“accendo il riscaldamento con la caldaia e scaldo tutta la casa?..oppure provo a scaldarmi con il mio condizionatore in pompa di calore?”

“Ma quanto consuma il condizionatore in caldo? Tanto, poco?..conviene accendere la caldaia??”

Questo articolo vuole rispondere a lecite domande che molto spesso ci vegono poste dai nostri clienti e che sicuramente possono essere utili per ottimizzare il comfort e nello stesso tempo stare attenti ai consumi.

Guardando in primo luogo il discorso consumi, il condizionatore vince 3 a 1 contro la caldaia a gas al contrario di quello che molti pensano…

Questo perchè anche le migliori caldaie in commercio con rendimenti molto alti (vicini al 100%) che riescono ad utilizzare tutto il combustibile bruciato e traferire il calore all’acqua rimangono comunque su rendimenti 1 ad 1.

Mentre un condizionatore 12000 BTU utilizzato in riscaldamento che per esempio consuma 1000W di corrente elettrica riesce a trasferire all’aria nell’ambiente calore che equivale a 3000W, di conseguenza parliamo di rendimenti 1 a 3.

L’efficienza di una pompa di calore è misurata dal coefficiente di prestazione “COP” (Coefficient of Performance) dato dal rapporto tra energia resa (calore ceduto all’ambiente da riscaldare) ed energia elettrica consumata; più il COP è alto e più la macchina è efficiente (basso consumo).

Gli indici di rendimento dei condizionatore più efficienti in commericio si aggirano intorno a COP di 3,5 / 4.

Assodato quindi che sotto il profilo dei consumi il condizionatore è molto più efficiente, dobbiamo fare una precisazione molto importante.

Nella caldaia il rendimento può variare di poco a causa di fattori esterni, mentre per i condizionatori una variabile molto importante che modifica significativamente il rendimento è la temperatura dell’aria ambiente esterna.

Questo perchè il rendimento del condizionatore utilizzato in riscaldamento può abbasssarsi molto se la temperatura dell’aria esterna è molto bassa (0/5 C°). Di conseguenza utilizzare il condizionatore per riscaldarsi in pieno inverno, se non ultizzato correttamente, può avere delle controindicazioni.

Ma in autunno nessun problema…massima resa e massimo comfort in ambiente.

Un altro vantaggio dell’utilizzare un condizionatore in riscaldamento rispetto alla caldaia è quello della velocità/immediatezza nello scaldare l’ambiente in quanto movimentando l’aria riusciamo velocemente a far salire la temperatura del locale.

Al contrario l’impianto tradizionale a termosifoni impiega più tempo per portare alla temperatura desiderata i locali ed inoltre si ha lo svantaggio di dover riscaldare tutta la casa, quando la necessità è solo quella di riscaldare un singlo ambiente.

Infine un ultimo aspetto è quello legato alla pulizia dell’aria in quanto alcuni tipi di condizionatori permettono grazie a sistemi di filtraggio molto evoluti di pulire l’aria ambiente da cattivi odori e batteri. Un vantaggio che gli impianti tradizionali a termosifoni non permettono.

In conclusione possiamo tranquillamente preferire il riscaldamento con la pompa di calore, sopratutto nei periodi di mezza stagione, per i consumi e la velocità.