Come scegliere un climatizzatore efficiente e usarlo correttamente senza sprechi di energia

Ormai è primavera, l’estate è alle porte e in men che non si dica arriverà anche il caldo. Per combatterlo in maniera efficace, sempre più di frequente, in casa, come al lavoro, si fa ricorso all’utilizzo di climatizzatori.

Ecco allora che, proprio durante la bella stagione, la bolletta dell’elettricità potrebbe schizzare alle stelle, perché il consumo di energia, proprio in virtù del ricorso massiccio a sistemi di raffrescamento di vario tipo, subisce un incremento notevole.

Domandarsi come scegliere un climatizzatore efficiente, caratterizzato da consumi energetici bassi e che garantisca un ottimo comfort ambientale e una perfetta qualità dell’aria, è più che lecito.

I fattori da valutare nel momento in cui si vuole acquistare un climatizzatore sono diversi. Innanzitutto bisogna capire per quale tipologie di apparecchio optare. Una cosa infatti è se si sceglie un apparecchio portatile e tutt’altra se si installa un impianto con unità fissa esterna, monosplit o multisplit, piuttosto che canalizzato.

Se desiderate avere un’idea più precisa in merito alla scelta del climatizzatore ideale vi rimandiamo ad un’articolo specifico dei nostri amici di taglialabolletta.it.

Oggi invece vogliamo concentrare la nostra attenzione su quei parametri che influiscono in maniera determinante sul fatto che un climatizzatore sia più o meno efficiente.

A cosa prestare particolare attenzione nella scelta del climatizzatore

Innanzitutto è bene sapere che i climatizzatori tradizionali del tipo on/off non esistono più sul mercato ormai da diversi anni, ad essi sono subentrati i climatizzatori di tipo Inverter che hanno consumi energetici decisamente minori e garantiscono un comfort migliore.

Rispetto alla spesa però, anche tra climatizzatori del medesimo tipo, è bene fare delle distinzioni, basate in particolar modo sulla potenza e sulla classe energetica.

La potenza

La prima cosa da fare per evitare sprechi è dimensionare correttamente l’impianto di climatizzazione. Sia sottodimensionarlo che sovrastimarlo porta non solo a NON avere una resa ottimale, ma anche ad un pessimo comfort ambientale.

La potenza resa di un condizionatore (espressa in kW) non influenza più di tanto i costi necessari per l’installazione, ma ha un grosso peso, sulla bolletta della luce. Esistono delle formule semplificate che, in base alle misure e all’altezza dell’ambiente con cui si ha a che fare, permettono un calcolo teorico della potenza da installare.

Trovate la formula per un rapido calcolo nella nostra guida gratuita scaricabile QUI

Detto ciò, sarebbe sempre meglio rivolgersi a specialisti del settore, perché per un dimensionamento preciso è necessario tenere in conto anche le condizioni climatiche esterne, l’esposizione e la tipologia edilizia con cui si ha a che fare.

Inoltre, bisogna fare attenzione a non confondere la potenza assorbita, che definisce il consumo di energia elettrica della macchina, con i BTU/h (acronimo di British Termal Unit per hour), che rappresentano invece la quantità di aria fredda (potenza frigorifera resa) emessa dall’apparecchio.

In casi in cui la superficie da raffrescare sia piuttosto estesa, potrebbe non essere sufficiente la potenza standard di 3 kW di contatore.

Ecco allora che, per poter far funzionare i climatizzatori e al contempo riuscire ad utilizzare la lavatrice, la lavastoviglie o l’asciugacapelli, senza ogni volta far scattare il contatore, bisognerà richiedere l’aumento della potenza, pagando i relativi extracosti.

La classe energetica

Altra cosa fondamentale a cui prestare attenzione è l’ etichetta energetica dell’apparecchio che si desidera acquistare.

Il sistema di classificazione energetica attualmente in vigore prevede ben 7 classi energetiche, che vanno da A+++ (la più efficiente), passando per A++, A+, A, B, C fino a D.

Ricordate che, oggi, la presenza dell’etichetta è obbligatoria per tutti i climatizzatori.

È ovvio che un climatizzatore in classe A+ (o addirittura superiore) garantisca consumi inferiori ad uno in classe B o C, ma oggi ci sono due distinti valori che si leggono sulla targa energetica:

l’indice SEER che indica l’efficienza stagionale dell’apparecchio in funzione raffreddamento (in estate) e l’indice SCOP che invece valuta l’efficienza stagionale in modalità riscaldamento (in inverno).

Ecco, dunque, che in base alle vostre abitudini o esigenze dovrete dar maggior peso all’uno piuttosto che all’altro o ad entrambi.

Il posizionamento

Infine, anche le modalità di installazione e soprattutto il posizionamento del condizionatore influiscono sulle prestazioni della macchina e dunque anche sui consumi elettrici della stessa.

In via del tutto generale, per ciò che concerne i modelli fissi con split interni, per garantirne massima efficienza, è bene posizionare l’unità esterna in un luogo fresco e quanto più arieggiato.

Mentre per quanto riguarda le unità interne, dobbiamo posizionarle lontano da ostacoli che possono ostruire il passaggio dell’aria tipo tende, pareti, armadi o mensole.

Qualche consiglio utile per ridurre i consumi del vostro climatizzatore

Vediamo ora di darvi qualche consiglio rispetto alle modalità di utilizzo dei climatizzatori, perché anche queste incidono sui consumi, talvolta anche in modo determinante.

Spesso, è più la presenza di umidità nell’aria, piuttosto che le alte temperature a generare una sensazione di fastidio.

Ecco allora che, per ridurre il tempo di accensione del vostro impianto di raffrescamento, la cosa migliore da fare è selezionare la funzione deumidificazione.

La differenza di temperatura tra interno ed esterno non dovrebbe mai superare i 6-7°C, proprio per evitare sbalzi termici eccessivi, che si rivelano particolarmente dannosi per la salute.

Nel caso in estate, all’esterno, abbiamo una temperatura di 35/36 C° imposteremo il nostro telecomando del climatizzatore al massimo di temperatura selezionabile…di solito 27/28 C°.

Ovviamente, case caratterizzate da una miglior coibentazione dell’involucro permettono di limitare di parecchio il ricorso ai climatizzatori. Da un lato, anche in piena estate, entra meno caldo e dunque si ha una minor sensazione di calore; dall’altro una volta che, grazie all’ausilio di un climatizzatore si riesce ad ottenere la temperatura desiderata, questa si mantiene con maggior facilità perché le dispersioni verso l’esterno sono minime.

Certo è che in tutti i casi, avere l’accortezza di evitare di aprire le finestre, specie nelle ore più calde della giornata, aiuta a limitare gli sprechi.

Per garantirne prestazioni ottimali ed un buon funzionamento del climatizzatore, una pulizia regolare ed una corretta manutenzione ordinaria sono essenziali per limitare i consumi energetici.

In particolar modo è bene pulire il filtro e le ventole aria, controllare il livello del gas refrigerante e lo stato della serpentina.

La cadenza con cui effettuare tali operazioni può essere annuale o più frequente, a seconda dall’utilizzo che si fa del climatizzatore.

Infine, oggi, un prezioso aiuto può arrivare dalla tecnologia, perché molti climatizzatori di ultima generazione possono essere gestiti e regolati da remoto, tramite la tecnologia Wi-Fi, e anche questo contribuisce non poco a limitare gli sprechi!

Se hai necessità di una manutenzione periodica dei tuoi impianti, affidati ai tecnici della Novatec.

La Novatec servizi tecnologici si occupa di gestione impianti di climatizzazione e riscaldamento, specializzata nell’assistenza tecnica e manutenzione.