Come evitare di perdere la certificazione ISO9001 per colpa dei tuoi climatizzatori

Oggi vi raccontiamo un episodio accaduto pochi giorni fa nella nostra azienda con un nuovo cliente.

La telefonata ricevuta è andata così:

Azienda Rossi s.r.l.: Buongiorno, vi contatto perchè avremo necessità di effettuare la manutenzione dei nostri impianti di climatizzazione perché questa settimana abbiamo una visita ispettiva (audit) dell’ente di certificazione per il mantenimento della ISO 9001.

Ufficio Novatec: Capisco bene, per farle avere un preventivo ci occorre fare un sopralluogo tecnico e capire come è strutturato il vostro impianto.

Azienda Rossi s.r.l.: Benissimo, possiamo fissare subito il sopralluogo? In modo da avere il preventivo per domani e organizzare subito il lavoro, le ripeto abbiamo urgenza di avere tutti i documenti in ordine! Grazie.

Fin qui, direte..cosa c’è di così strano?..in fin dei conti è un cliente che chiede di essere servito.

Si..ma quello su cui voglio mettere la tua attenzione è sulla stretta relazione che c’è tra la manutenzione f-gas degli impianti di climatizzazione e la certificazione aziendale ISO 9001.

Devi sapere infatti che tutte le aziende che devono certificarsi o che sono già certificate ISO 9001 e devono mantenere lo standard qualitativo hanno l’obbligo di tenere in ordine anche gli impianti di climatizzazione e i relativi documenti.

Questo è un fatto che abbiamo riscontrato, e riscontriamo sempre più spesso, da tutte le aziende che possiedono la certificazione ISO 9001 e si sentono ricevere, in fase di visita ispettiva, le seguenti domande:

  • Può mostrarmi i documenti relativi agli impianti di climatizzazione?
  • La verifica fgas di questo anno è stata fatta?
  • Può mostrami l’iscrizione al registro nazionale ISPRA?

E lì, possiamo solo immaginare la faccia del responsabile della qualità in azienda che arrossisce e comunica di non avere nulla di quanto richiesto perché nessuno lo ha mai informato di questi documenti.

Questa è una situazione che sempre più frequentemente ci troviamo a dover risolvere, tirando fuori dai guai l’azienda di turno, che non ha passato la verifica ispettiva e si vede negato il rinnovo del certificato di qualità.

Purtroppo succede spesso che vengono fatte nuove leggi e nessuno informa il cittadino dei nuovi adempimenti da svolgere ed in questo caso a rimetterci tempo e denaro sono le aziende più strutturate che lavorano secondo gli standard di qualità della ISO 9001.

Come è andata a finire la storia con la nostra azienda Rossi s.r.l.?

Come succede sempre siamo intervenuti velocemente per fare un sopralluogo e capire a livello tecnico che tipologia di impianti avesse il cliente.

Dopodichè abbiamo fornito il preventivo di spesa al cliente che in meno di due ore è stato accettato e pagato per velocizzare il nostro intervento.

Infine siamo intervenuti sull’impianto con un nostro tecnico certificato fgas che ha verificato i seguenti punti:

  • Efficienza energetica dell’impianto secondo DPR 74/13;
  • Assenza di perdite di gas refrigerante dal circuito frigo secondo DPR 43/12;
  • Pulizia delle unità interne ed esterne;
  • Assorbimenti elettrici.

Effettuate queste operazione tecniche di controllo e ispezione sull’impianto è stato possibile finalmente redigere i documenti necessari che erano stati richiesti in sede di verifica ISO 9001, che sono:

  • Libretto impianto di climatizzazione;
  • Registro dell’apparecchiatura;
  • Iscrizione al registro ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente);
  • Rapporto di controllo di efficienza energetica – allegato III.

Alla fine il cliente ha potuto eseguire nuovamente l’audit di qualità e presentare tutti i documenti necessari ottenendo finalmente il rinnovo del certificato ISO 9001.

Inoltre ha avuto altri due importanti vantaggi, da non sottovalutare:

  1. Tutta la documentazione in ordine e di conseguenza non rischia più sanzioni amministrative che sono previste dal D.Lgs 26/13 che possono arrivare fino a 100.000 euro!
  2. Il suo impianto è efficiente e consuma la giusta quantità di energia elettrica, quindi niente più sprechi inutili dovuti a bollette elettriche fuori norma! Un risparmio fino al 30% in bolletta.

Speriamo, con questo nostro articolo, di poter contribuire ad informare tutte le aziende che sono certificate ISO 9001 di tenere in considerazione anche l’aspetto impiantistico riguardante gli impianti di climatizzazione che fino a prima di questa legge (DPR 43/12) erano sempre dimenticati a se stessi.

Infine teniamo a ricordare che effettuare almeno una volta l’anno un controllo oltre che per obblighi di legge è importante per il portafoglio dell’imprenditore!

Perché un impianto controllato e tenuto in ordine, consuma meno energia elettrica, inquina meno l’ambiente e garantisce un ambiente di lavoro pulito e salubre evitando malattie e di conseguenza assenze sul posto di lavoro.